Coaching aziendale: la metafora del cambiamento
- 27 Dicembre 2021
- Posted by: Saed
- Categoria: Area Contabile, Area Fiscale, Consulenza del Lavoro, Consulenza strategica e Coaching
Articolo pubblicato da Primabrescia.it
Il Ragionier Gianpiero Capoferri spiega le affermazioni tratte dal libro: “Chi ha spostato il mio formaggio?”
Le affermazioni che seguono sono state approntate per motivare persone e professionisti tanto da essere subito state recepite nel mondo del coaching aziendale come vera e propria metafora del cambiamento. Sono tratte dal libo “Chi ha spostato il mio formaggio?”, di Spencer Johnson, edito da Sperling & Kupfer. Il volume, un vero e proprio saggio che si pone l’obiettivo di offrire ai lettori gli strumenti per trasformare le difficoltà in un successo sia nella vita che nella professione, porta il lettore a riflettere sull’importante metafora del cambiamento. Una volta elencate le frasi, il Ragionier Gianpiero Capoferri, esperto di coaching aziendale, ne illustrerà il significato.
Coaching Aziendale: ecco le frasi tratte da “Chi ha spostato il mio formaggio?”
• Il formaggio dona felicità;
• Più importanza dai al formaggio più ne vuoi avere per te;
• Se non cambi rischi di scomparire;
• Annusa spesso il formaggio così ti accorgi se diventa vecchio;
• Seguire una direzione nuova aiuta a trovare il nuovo formaggio;
• Quando superi le tue paure ti senti libero;
• Se immagini di gustare il nuovo formaggio già prima di trovarlo, scoprirai la via giusta per conquistarlo;
• Quanto più rapidamente abbandonerai il vecchio formaggio tanto prima gusterai quello nuovo;
• È meno pericoloso affrontare il labirinto che rimanere fermi senza formaggio;
• Se segui le vecchie convinzioni non arriverai mai al nuovo formaggio;
• Quando ti accorgi che puoi trovare e gustare il nuovo formaggio, modifichi il tuo comportamento;
• Se noterai per tempo i piccoli cambiamenti ti sarà facile adattarti a quelli grandi, quando arriveranno;
• Spostati con il formaggio, goditelo.
Le spiegazioni del Ragionier Capoferri
• Il formaggio dona la felicità
«Il prodotto di qualità è lo stato di comodità per l’imprenditore.
Un imprenditore che ha per le mani un prodotto di successo è senza dubbio più sereno».
• Più importanza dai al formaggio, più ne vuoi avere per te
«Più l’imprenditore dà importanza al suo prodotto, più ne vuole avere (o fabbricare) perché questo gli infonde sicurezza».
• Se non cambi rischi di scomparire
«Alla lunga il prodotto invecchia e, se non lo si cambia, passa di moda. Per questo, l’azienda può entrare nel tunnel della crisi».
• Annusa spesso il formaggio così ti accorgi se diventa vecchio
«Come capire se il proprio prodotto passa di moda? Studiandolo direttamente e analizzando a fondo il mercato. Bisogna “annusarlo” (in senso figurato) proprio come si fa con il formaggio per capire se sta diventando troppo vecchio e quindi prossimo alla scadenza».
• Seguire una direzione nuova aiuta a trovare il nuovo formaggio
«Una volta verificato che il prodotto è diventato vecchio bisogna darsi da fare per trovare alternative. Lo stato di comodità in cui ci si trova alla lunga diventa negativo: se, dunque, per un prodotto s’intravede il declino, bisogna subito rimboccarsi le maniche per rinnovarlo o sostituirlo del tutto con un’altra idea vincente, senza temere di imboccare direzioni nuove e inesplorate».
• Quando superi le tue paure ti senti libero
«Con questa affermazione Johnson consiglia di uscire dal proprio stato di comodità senza lasciarsi intimorire dall’ignoto. Una volta verificato sulla propria pelle che imboccando una strada nuova il prodotto (o servizio) torna a essere di qualità si recuperano consapevolezza in se stessi e, nel caso dell’imprenditore, fiducia nei mezzi e nei prodotti della propria azienda».
• Se immagini di gustare il nuovo formaggio già prima di trovarlo, scoprirai la via giusta per conquistarlo
«In azienda, cominciando subito a immaginare diverse soluzioni per rinnovare la gamma dei propri prodotti, si riuscirà a individuarli più facilmente quando nascerà l’esigenza di lanciare nuove linee».
• Quanto più rapidamente abbandonerai il vecchio formaggio tanto prima gusterai quello nuovo
«La tempestività è fondamentale: se un prodotto non è più attuale bisogna lavorare alle novità senza perdere tempo. E’ il solo modo per continuare a godere dei suoi vantaggi».
• È meno pericoloso affrontare il labirinto che rimanere fermi senza formaggio
«Il labirinto è la metafora di tutte le difficoltà che bisogna superare per ottenere un prodotto di nuova concezione. Spesso è difficile ottenere il risultato a cui ambiamo: il rischio di finire in vicoli ciechi in fase di progettazione c’è ma, salvo casi eccezionali, alla fine la soluzione si trova sempre e il prodotto che ne deriva è senza dubbio superiore al precedente con grande vantaggio per l’azienda».
• Se segui le vecchie convinzioni non arriverai mai al nuovo formaggio
«Come fare per ottenere il nuovo prodotto? Bisogna adeguare il proprio modo di pensare ai tempi che cambiano. Se resti radicato alle tue convinzioni difficilmente riuscirai a risolvere i tuoi problemi. Essere capaci di abbandonare le proprie convinzioni significa, in ultima analisi, essere così flessibili da cambiare il proprio essere».
• Quando ti accorgi che puoi trovare e gustare il nuovo formaggio, modifichi il tuo comportamento
«Nonostante magari serva del tempo per portare a termine il cambiamento, quando ci si rende conto di essere sulla strada giusta si accetta più volentieri, se necessario, di modificare il proprio comportamento pur di ottenere il risultato».
• Se noterai per tempo i piccoli cambiamenti ti sarà facile adattarti a quelli grandi, quando arriveranno
«Bisogna allenarsi a cogliere i piccoli cambiamenti perché ci porteranno dritti al nuovo prodotto (o servizio). Saper cogliere e applicare i cambiamenti invisibili, ma costanti, che interessano il pubblico che acquista i nostri prodotti permette di innovare nella continuità, mantenendo la propria azienda in posizione di vertice».
• Spostati con il formaggio, goditelo
«Adesso che il cambiamento è fatto, goditelo: non c’è bisogno di aggiungere altro».